martedì 2 settembre 2014

Tarte aux cerises flambées

Vi proponiamo un'altra deliziosa ricetta per approcciarsi all'autunno nel modo più sereno possibile. Una semplice crostata alla frutta: Julia Child la pensa con le ciliegie, ma siccome siamo fuori stagione, possiamo usare anche altra frutta come susine, pesche e uva. Un'ottima occasione per sperimentare la vostra creatività. La ricetta è adattabile alle esigenze dei celiaci e perfetta per i vegetariani.


Tempi: medi

Fonte: www.ptitchef.com

Ingredienti per 4 persone:

400 gr di ciliegie (o altra frutta)
1 bicchiere di vino rosso
1 cucchiaio di succo di limone
6 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
2 bicchieri di Cognac
Per la pasta frolla:
200 gr di farina (anche s.g.)
1 uovo e 1 tuorlo d'uovo 
1 pizzico di sale
100 gr di zucchero
80 gr di burro



Per iniziare, preparate la pasta frolla. Vi consigliamo di prepararla qualche giorno prima, se non avete abbastanza tempo, aumentando le dosi e conservandola in frigorifero. Lavorate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero senza montarlo. Aggiungete poi un po' alla volta le uova e la farina aiutandovi con una frusta a gancio. Lasciate riposare per almeno mezzora e lavoratela con un mattarello. Per la crema pasticcera lavorate i tuorli con lo zucchero in una casseruola. Versatevi poco per volta il latte che avete fatto bollire con la vaniglia sempre tenendo mescolato. Fate bollire per 4-5 minuti. Lavate e denocciolate le ciliegie, fate bollire il vino con lo zucchero e il succo di limone. Immergetevi le ciliegie per 5 minuti e poi fate leggermente raffreddare. Unite le ciliegie alla crema e versate il composto ottenuto nel guscio di pasta ottenuto alzando i bordi della pasta frolla. Mettete in forno a 160° per 30 minuti. Appena prima di servire cospargete con lo zucchero la superficie della crostata e fate andare sotto il grill per 2 minuti per far caramellare lo zucchero. Versatevi il Cognac leggermente scaldato e accendetelo con un fiammifero per l'effetto flambé!

Se avete ancora meno tempo:  sostituite la crema pasticcera con ricotta e uova, un'alternativa gustosa e non troppo impegnativa; la torta, inoltre, è molto buona anche senza l'effetto flambé. Ma se volete provare, c'est à vous.

"E davvero, era una magnifica tavola piena zeppa di torte, (...) anche se va detto che pure l'esercito di burocrati repubblicani non se la cavò male con gli avanzi, spazzolando via persino le briciole della mia 
Tarte aux cerises flambées."
Julie Powell
(Julie&Julia, pag.294) 

domenica 3 agosto 2014

Reine de Saba

Ecco un altro dolce tipico francese dal nome quasi ancestrale. Una deliziosa torta al cioccolato con tocchi delicati alla mandorla. Adatta ai dopo cena, dessert che può prestarsi anche alla variante senza glutine. 

Fonte: www.dessert.net.au

Tempi: medi


Ingredienti per 4 persone:  
120 gr di cioccolato fondente 
2 cucchiai di caffè o rhum
120 gr di burro ammorbidito
160 gr di zucchero
3 uova
80 gr di farina di mandorle
120 gr di farina (anche s.g.)
1 pizzico di sale
mandorle a scaglie per la decorazione


Riscaldate il forno a 180°. Imburrate e infarinate una teglia. Sciogliete il cioccolato con il caffè o il rhum a bagno maria e montate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Dividete i tuorli dagli albumi, sbattete i tuorli e incorporateli al burro e allo zucchero continuando a montare. Aggiungetevi gradualmente il cioccolato e la farina di mandorle. Montate a neve gli albumi e aggiungeteli al composto. Versate l'impasto nella teglia imburrata e cuocete in forno per 25 minuti. Fate raffreddare la torta 10 minuti prima di servirla. 

Se avete ancora meno tempo: sostituite la farina di mandorle e la farina 00 o senza glutine con della fecola di patate e unitevi solo il cioccolato con gli albumi montati a neve. Un'alternativa senza dubbio più semplice e leggera.
 
"Anche il Reine de Saba ebbe una buona riuscita. Era quasi una torta, in realtà, nella quale le mandorle macinate sostituivano in gran parte la farina. L'unico trucco stava nel non cuocerlo troppo."
Julie Powell
(Julie&Julia, pag.316)